I Quadritos quest’anno non sono più solo una mostra ma uno spettacolo che si articola in un duplice binario: narrazione e musica dal vivo.
Lo spettatore si trova di fronte ad un vero e proprio cimitero della memoria, che in questa messa in scena è custodito da tre becchine e composto da piccole e grandi scatole multicolori che raccolgono i volti e le vite di centinaia di personaggi.
Le becchine portano il pubblico, attraverso canti e racconti, a esplorare le vite dei protagonisti dei Quadritos presenti in questo antico labirinto di storie.
Forti della loro esperienza di teatro di strada, Brunella Tegas, Enza Prestia e Carla Marulo trasformano il cimitero in spettacolo, gli oggetti in racconto.
Il personaggio, scelto dal pubblico, viene evocato dal canto, dalla musica e dalla narrazione del vissuto attuato dalle becchine che in questo senso porta lo spettatore a un’esperienza di incontro, conoscenza, scambio, estremamente coinvolgente.
Ecco allora emergere tra gli altri quello scrittore a noi caro, il musicista che ha accompagnato le nostre giornate, il rivoluzionario con cui siamo cresciuti; in questa ricerca di noi stessi nelle vite degli altri però, possono sorprenderci nuovi incontri e scoperte, commuoverci il dolore di storie fino ad allora sconosciute. E queste emozioni possono poi diventare esperienza intima ed unica, ricostruzione personale del proprio muro della memoria di un Olimpo pagano che cambia ed è unico, come unico è l’essere umano.